WHIT ALL DOUBTS, il nome della rassegna che si è tenuta presso lo Spazio Stabile di Campi Salentina, è in-stabile e irriverente. Questa location, ubicata a pochi metri dalla stazione del borgo leccese, è curata dai designer Enrica Anastasia Marangio e Massimo Maci, supportati da Maria Novella Guarino, architetto e proprietaria dell’edificio: soprattutto è un luogo in cui tutto può accadere e per tutto intendiamo un dialogo tra arte e design. Eh si per fortuna, fuori dalle logiche dei sistemi che, antepongono ciò che si vende a ciò che è estro e genio, esistono realtà in fermento come questa rassegna, nella quale sono state diverse le esposizioni ricche di estro.
Come quella dell’artista Rebecca Schiavone che, attraverso la pittura figurativa, rappresenta soggetti legati alla tavola e alla convivialità. Ricordi, drammi familiari, esperienze personali, relazioni. Materiali di archivi fotografici personali. “Pre-liminare dei symptômes” è metanarrazione del quotidiano. Un’arte che è sublimazione ed elevazione, che supera i limiti umani e la vulnerabilità. Ecco poi “Rito collection” la collaborazione tra Massimo Maci artigiano e artista nella vetrofusione e Enrica Anastasia Marangio artista e artigiana nella moda e nel prodotto. Una linea ricercata di bijou e complementi d’arredo, tra forme e materiali che esprimono il potenziale di un artigianato border che strizza l’occhio all’arte. Lavorazioni che richiedono tempo e cura, materia che si plasma attraverso dei “riti”.
Maria Novella Guarino è presente invece con la sua collezione di modenariato “Il melograno”, con oggetti che donano allo spazio il comfort e l’accoglienza di un loft, facendo sentire a casa gli ospiti. Una contaminazione di autenticità che racconta una storia: le volte dell’edificio raccontano una storia di tradizione, l’inventiva degli artisti e artigiani racconta l’evoluzione. Flebile la voce degli artigiani in un Paese che non riconosce il loro valore, economia silente e portatori di bellezza: “In Italia abbiamo la cultura del saper fare artigianato, abbiamo un potenziale inestimabile” sostiene Giulio Cappellini. L’Italia è la meta ambita da artisti e artigiani che si lasciano influenzare dalla bellezza del “Bel Paese”: a ricordarlo ecco le opere di Mary Jude artista del New Jersey. Iconici i suoi quadri su carta che stratificano di contenuti i muri dello spazio. “Artdesign” se coniassimo un nuovo termine? Non solo artigiani. Le definizioni restringono il campo visivo degli oggetti che contempliamo, ancoraggi che ne limitano la visione. Laura Pogliani, una vita come ricercatrice di tessuti per maison importanti, decide di lasciarsi adottare dalla Puglia a Pozzo Faceto, frazione di Fasano, dove veste, trasforma e rivisita pezzi di arredamento con tessuti ricercatissimi.
Ricchissima di spunti e suggestioni però la rassegna WHIT ALL DOUBTS giunge al termine: si chiuderà con un finissage venerdì 13 gennaio dalle ore 19. Raccontano i curatori: “WHIT ALL DOUBTS invita a una riflessione e una presa di coscienza collettiva di fronte alle incertezze e ai cambiamenti quotidiani, che generano un vortice propulsivo di costanti punti di domanda volti a nutrire costantemente il nostro fare”. Se per fare si intende portare bellezza, nutrire l’estetica e screenshottare con l’arte, fotogrammi di attualità, non possiamo che sperare che si continui a fare. Non perdetevi allora assolutamente l’appuntamento di venerdì e seguite canali social di Spazio Stabile, per essere aggiornati sugli eventi.
