Stefano Lanzo vivaista da tre generazioni. Nel 1999 si trasferisce nella repubblica di San Marino, per lavorare come giardiniere in un’azienda del posto. A Cesena, per la prima volta, vede il primo giardino pensile, sul tetto di un centro commerciale. I giardini, sino ad allora, richiedevano un terreno fertile e la terra rossa, Lanzo capì che quello sarebbe stato il futuro. Il verde tecnologico è la nuova frontiera.
La sua passione gli permise di fare strada nell’azienda in cui lavorava da lì a poco, ebbe una sua piccola squadra e divenne non solo un istallatore ma il tecnico con il quale le aziende si confrontavano, era ed è ancora tutto in divenire.
Ritorna in Salento, Stefano è l’unico referente nella zona per il verde tecnologico. Inizia la sua avventura qui e le prime difficoltà: “montare un giardino pensile sul tetto piatto è un conto, montarlo sul tetto con delle volte sottostanti è un altro conto. Riuscimmo a trovare una soluzione per facilitare il montaggio sulla schiena delle volte, lo comunicammo in azienda, il risultato fu eccellente.” Una costante ricerca, quella di Lanzo, dopo essersi interfacciato con vari professionisti è riuscito ad ottenere un suo sistema di giardino tecnico.
“montare un giardino pensile sul tetto piatto è un conto, montarlo sul tetto con delle volte sottostanti è un altro conto. Riuscimmo a trovare una soluzione per facilitare il montaggio sulla schiena delle volte, lo comunicammo in azienda, il risultato fu eccellente.”
Lo incontrammo la prima volta da Casta Srl, durante un lavoro piantumazione impegnativo viste le dimensioni dello stabile, girava come una biglia in un flipper, andava da una parte all’altra, faticammo a fermarlo, finalmente ci spiegò cosa stava accadendo, passaggio per passaggio, anche un bimbo delle scuole elementari avrebbe capito.
Il tetto verde.
Stefano è un esperto di verde tecnico arriva in loco, nella fase progettuale, ristrutturazione o ad immobile non ancora ultimato, da indicazioni su come preparare il solaio per un tetto pensile. I tetti verdi hanno funzioni importati: riducono le emissioni inquinanti migliorano la qualità dell’ecosistema e abbattono i consumi energetici. Possono essere intensivi o estensivi, il primo viene curato come un vero e proprio giardino e richiede molta manutenzione ha uno spessore che varia da 18 a 40 cm oltre ad essere decorativo è potenzialmente calpestabile e necessita di un impianto di irrigazione, il secondo, il tetto verde estensivo, al contrario non necessita di particolare manutenzione è composto da piante resistenti capaci di crescere senza alcuna manutenzione. Questa è la regola, come ogni regola ha la sua eccezione ed è proprio l’eccezione a creare le eccellenze, quei tecnici in grado di risolvere qualsiasi problema. Stefano ha creato delle miscele di substrato, quello che lui definisce “Un sistema tutto mio! Sistema Stefano Lanzo”
Come fai a spiegare il tuo lavoro?
“Non devo spiegarlo, se qualcuno vuole un giardino pensile o un giardino verticale qui, deve rivolgersi a me” spesso confondiamo la passione per supponenza, è solo un pregiudizio. Stefano Lanzo è un ragazzone semplicissimo con una grande passione, è uno di quelli che ha capito che l’artigianalità Italiana è “l’uovo di Colombo”, non ha temuto di sporcarsi le mani di terra, ha faticato duro per ottenere un primato, quando i suoi coetanei godevano dei privilegi di un’economia ancora fiorente, venticinque anni fa, il giovane giardiniere con una grande passione è partito al Nord con la valigia di cartone, per sporcarsi le mani di terra. Ricerca, tecnica e passione, sono i pilastri sui quali costruire tetti di sogni. Il genio vive il tormento di vedere ciò che gli altri non vedono, sfida la paura che diventa coraggio. Chissà quante volte avranno dato del pazzo a Stefano, eppure lui è ancora qui, a coltivare la sua passione! Ci diamo appuntamento tra Natale e Capodanno, vogliamo saperne di più sulle nuove tecnologie, voi rimanete sintonizzati.